A Bard si viene soprattutto per il forte, ma anche il borgo merita una sosta prolungata. Se non per il borgo stesso, almeno per il merito della saporita e profumata cucina locale fatta di fonduta, funghi e selvaggina.

Stavo tornando con il marito di un'amica in Italia. Erano appena le cinque del pomeriggio di un giorno di novembre e io non vedevo l'ora di arrivare a casa. Dodici ore in macchina erano decisamente troppe per me e per la stanchezza vedevo tutto nero: anche la valle che attraversavamo mi sembrava buia e ostile, illuminata soltanto dalle lontane luci delle case e fari di poche macchine. All'improvviso mi ha svegliato l'imponente sagoma di una fortezza: era la famosa fortezza di Bard.

Ai piedi dell'imponente fortezza si estende il borgo dall'aspetto medievale con piccole strade animate da botteghe artigiane e negozi di prodotti locali situati negli edifici di pietra grigia e con i tetti coperti di “lose”. Tra i vicoli e le case, su cui facciate si trovano caratteristici stemmi sabaudi, si aprono meravigliosi scorci.

A Bard si possono ammirare 25 case risalenti al XV e XVI secolo, dichiarate monumenti storici. Al loro interno si trovano ancora le antiche scale in pietra, gli architravi, e caratteristiche porte in stile medievale.  Dal borgo si può raggiungere il Forte salendo uno dei viottoli oppure per mezzo di ascensori panoramici di cristallo.

Il Forte è veramente enorme e domina tutta la valle di Camporcher dall'altezza di 467 metri. Oggi nella struttura risalente ai primi anni dell'Ottocento si trovano vari musei. Il Museo delle Alpi è dedicato al mondo della montagna, le Alpi dei Ragazzi è invece uno spazio interattivo in cui i visitatori possono salire in modo virtuale sulla vetta del Monte Bianco. L'apertura del Museo delle Frontiere e del Museo del Forte è prevista per 2010.