Edificio storico con arco e orologio a Monteleone di Spoleto, Perugia
Monteleone di Spoleto, è il più elevato capoluogo di comune della montagna. Situato oltre 200 m. sopra un fertile bacino coltivabile, è attraversato longitudinalmente dal fiume Corno. Il territorio è inserito in uno degli angoli naturalistici e paesaggistici più gradevoli ed interessanti dell’intero Appennino Centrale, il Parco Naturale Coscerno-Aspra, caratterizzato da imponenti rilievi montuosi ricoperti da boschi intervallati da ampi pascoli e piccoli campi coltivati soprattutto con il farro D.O.P. di Monteleone e la lenticchia.
La presenza umana risale presumibilmente a più di 3000 anni fa, come ci dicono le tracce di un insediamento trovate poco distanti dal capoluogo. La popolazione apparteneva verosimilmente al gruppo etnico dei Naharci identificabili con le popolazioni autoctone della media Valnerina.
Fu spesso territorio di conquista per la sua posizione strategica dovuta soprattutto al nodo viario con itinerari trasversali di collegamento fra le grandi strade consolari romane, che attraversano l’Umbria e la Sabina, e quelle montane che raggiungono Spoleto, Cascia e Norcia.
Il Castello, cinto da solide mura, baluardi, torri di vedetta, porte, antemurali e diviso in terzieri, conserva al suo interno l’urbanistica tipica dei fortilizi di epoca medievale e rinascimentale con palazzi gentilizi, umili case e chiese che si affacciano indistintamente su vicoli e piazzette. Biga, Ferro e Farro sono le sue eccellenze.
La Biga, “carro da parata e da corteo”, in legno di noce interamente rivestita di lamine di bronzo dorato lavorato a sbalzo, fu prodotta intorno al secondo quarto del VI sec. a.C. e rinvenuta nel 1902 in ottimo stato di conservazione, in una tomba a tumulo in località Colle del Capitano. Dal 1903 questo eccezionale reperto è conservato ed esposto al Metropolitan Museum of Art di New York.
Il Ferro proveniente dagli antichi giacimenti del M. Birbone e lavorato nelle ferriere della frazione di Ruscio, ha prodotto, tra l'altro, i due cancelli laterali medi della Basilica di San Pietro e quelli che chiudevano il Pantheon in Roma. Il “Triticum dicoccum”, varietà di “farre” coltivato da sempre a Monteleone di Spoleto, per la sua specificità, unicità e qualità, ha ottenuto il marchio DOP il 21/05/2007.