Marina di Ginosa, Puglia
Sapientemente incastonata al confine di due splendidi regioni come Puglia e Basilicata, Ginosa è l’ultimo comune jonico a confinare con la regione lucana. Essa comprende anche la zona del litorale, chiamata appunto Marina di Ginosa.
Meta ideale per chi è a caccia di mare e relax, Ginosa può offrire un ambiente in grado di regalare le emozioni della spiaggia, del sole e delle splendide acque dello Ionio, ma anche pianure e paesaggi collinari ricchi di campi, oliveti e vigne.
La storia
Secondo alcuni studiosi, l’origine del nome Ginosa sarebbe dovuto a personaggi provenienti dall’antica Illira (che in antichità occupava gran parte dei Balcani), dove scorreva il fiume Genusus. Le origini di Ginosa, tuttavia, risentono anche dell’influenza greca specialmente durante il periodo di dominio romano. Essa infatti diventò importante per molti motivi: prima di tutto, essendo vicina alla via Appia, diventò ben presto un fortino per le truppe romane; ma anche per via della sua piana, che diventò di fatto un immenso granaio per Roma.
L’arte
Dal punto di vista artistico, le maggiori fortune di Ginosa arrivano con l’avvento dei Bizantini, abili e amanti dello stile nel costruire opere artistiche importanti.
Tra i principali monumenti della località pugliese va segnalato il Castello Normanno, costruito nel 1080 per volontà di Roberto il Guiscardo. Il suo scopo era difendere la città dalle incursioni saracene e per farlo, inizialmente era costruito con tre torri merlate ed un’entrata costituita da un ponte levatoio. Poi, durante il sedicesimo secolo, il castello assunse la configurazione più simile ad un palazzo con l’avvento della famiglia Doria. Da segnalare che l’importanza del Castello Normanno nella vita di Ginosa è tale da essere raffigurato nello stemma araldico del Comune di Ginosa stessa. Attorno al Castello, Ginosa offre un’altra ampia varietà di monumenti da poter visitare e conoscere.
La Piazza Orologio, ad esempio, è affacciata proprio sul Castello Normanno e, assieme, conferiscono al centro della città di Ginosa un aspetto che ricorda molto quello dei più classici borghi ellenici, sintomo dell’influenza che la Grecia ha avuto nella storia della città. Per chi ama la natura ed, eventualmente, le arrampicate sulla roccia, c’è anche un altro spettacolo mozzafiato offerto dalla piana di Ginosa. Sono le gravine, da molti chiamati anche i Canyon italiani. A Ginosa, tra le altre, si possono ammirare quelle di Canale San Giuseppe, Torrente Lagnone Tondo, Passo di Giacobbe, Selva Venusio, Gravinella del Cacciatore e tante altre ancora.
Ginosa offre anche una bella opportunità per gli amanti del birdwatching, in particolare delle cicogne. Il Lago Salinella, infatti, situato sulla costa di Marina di Ginosa, è un lago nel quale sostano molte specie di uccelli migratori oltre, appunto, alle cicogne, al punto che è considerato riserva naturale protetta.
Ginosa, poi, significa anche masserie; speciali fattorie fortificate, all’interno delle quali venivano prodotti latte, formaggi e tutto quanto poteva essere utile per la sopravvivenza di una città che, in antichità, doveva essere autosufficiente e pronta anche ad affrontare lunghi periodi d’assedio da parte delle truppe nemiche. Tra i tanti gioielli che rendono splendida la già bella Ginosa ci sono, appunto, anche costruzioni fortificate sopravvissute al tempo e che ci portano nel passato. E’ il caso, per esempio, dell’ex Caserma Francese, piccolo complesso abitativo costruito nel diciassettesimo secolo durante la dominazione francese; ma anche della Chiesa Matrice (detta anche Chiesa Madre), costruita a metà del millecinquecento e dedicato a San Martino da Tours, uno dei santi più celebri oltralpe. Come molte città del sud, Ginosa esprime la sua religiosità con tutta una serie di luoghi di culto la cui visita è una tappa quasi obbligata per chi trascorre del tempo in questo gioiello del nostro meridione. Le chiese rupestri sono moltissime per un paese di poco più di ventimila abitanti, su tutte da segnalare quelle di S.Barbara, S.Caterina, S. Sofia, S. Pietro, S. Marco, S. Leonardo Vecchio e S. Bartolomeo. Tra le cripte, invece, una visita la meritano quelle di San Felice e San Giovanni da Matera.
Il mare
La frazione di Marina di Ginosa, insignita anche quest’anno della bandiera blu, dista poco più di venti chilometri da Ginosa stessa ed è una delle località più famose nella zona ionica. Prima di tutto per le sue acque cristalline dal fondale regolare che sia abbassa gradualmente, poi per le sue spiagge in cui ogni esigenza può trovare il suo spazio: dalla voglia di stare rilassati in solitudine (o quasi), in una zona di spiaggia senza troppa gente, fino alla zona più densa e frequentata dai bagnanti, dove si possono trovare servizi completi in vari stabilimenti balneari.
Bella anche la pineta di Marina di Ginosa. Qui è possibile gustarsi i profumi della natura ed immergersi in essa prima di un rilassante bagno. Ampia anche la scelta per il classico dopo mare. Ginosa offre le possibilità più disparate: dalla passeggiata tra i vicoli del centro con cena nei ristoranti annessa, oppure – con pochi minuti di auto – un viaggio verso i locali delle vicinanze.
Sopra ad ogni cosa, però, Ginosa riesce ad esaltare gusto ed olfatto grazie ai sapori tutti mediterranei ed inimitabili della frutta, della carne e di tutti i prodotti che arrivano da questa terra di tradizioni e di grandi passioni.
Raggiungere Ginosa
Per raggiungere Ginosa ci si può servire di ben due aeroporti serviti sia da vettori nazionali che dai cosiddetti vettori low cost tanto amati dai vacanzieri: sono quello di Taranto-Grottaglie e quello di Bari intitolato a Karol Wojtyla. Per chi preferisce tenere i piedi per terra, invece, le vie obbligate per raggiungere Ginosa sono l’autostrada A14 Bologna-Taranto e la strada Statale 106 "Jonica".