Le Cascate del Toce, a Formazza, precisamente nella frazione di La Frua, è un bellissimo posto da visitare sia durante il periodo estivo, sia durante quell’invernale… Lo splendido fascino locale si fa presente anche quando le sue acque sono congelate… purtroppo nel periodo invernale non è possibile godere il bellissimo panorama che ci offre il verde circostante e lo spettacolare salto d’acqua che passeggia tra le montagne… anzi, si vede tutto ricoperto di bianco, e ci invade un’ottima sensazione di pace solamente a contemplare! Molti approfittano per sfruttare le Stazioni sciistiche per divertirsi tra amici oppure in famiglia… i bimbi vanno matti per lo slittino! Dovete stare attenti, alcune volte, se nevica troppo, gli accessi si bloccano, conviene informarsi prima. È un posto che merita assolutamente essere visitato! Ah, se avete fame, vi consiglio un ottimo pasto nel Bar Ristorante Cascata, ove si potrà mangiare deliziosi piatti tipici locali e godere del favoloso panorama dalle Cascate del Toce! È da non perdere!
Visibile anche a centinaia di chilometri di distanza, il versante est del Monte Rosa può dirsi l’unica parete himalayana d’Europa: una immane, vertiginosa bastionata di roccia e ghiaccio che si eleva per oltre due chilometri alla testata della Valle Anzasca. Non è quindi un caso che la gita proposta sia sempre molto frequentata, anche grazie alla seggiovia che riduce notevolmente il tempo di salita. In pratica è possibile giungere, senza difficoltà, proprio “sotto” la parete, in uno scenario unico non solo in Italia, ma nell’intero continente. Da Macugnaga (60 chilometri da Verbania) si prosegue in auto fino alla frazione Pecetto, a 1358 metri di quota. Ci si incammina quindi lungo un inconfondibile sterrato (in direzione ovest) che si inoltra nel bosco, raggiungendo il pianoro dell’Alpe Burki (circa 1600 metri). La salita prosegue lungo un comodo sentiero nel bosco rado, fino alla conca in cui si trova l’edificio del Rifugio CAI Saronno. Un’ultima breve salita conduce quindi sul pianoro del Belvedere, situato sul dosso morenico che divide in due la lingua del ghiacciaio omonimo: quota 1940 metri, ore 1,30 da Pecetto. Nota: il Belvedere, sui cui si trova un ristorante-rifugio privato, è anche raggiunto da una seggiovia che inizia a Pecetto, ovviamente utilizzabile nei periodi di funzionamento. Proseguendo l’escursione, dal Belvedere si raggiunge, sempre su comodo sentiero, il ramo meridionale del ghiacciaio, che si attraversa senza difficoltà su detriti morenici. Raggiunta l’opposta morena, il sentiero si dirige in direzione sud, raggiungendo l’ormai vicino Rifugio Zamboni–Zappa all’Alpe Pedriola: quota 2065 metri, ore 0,45 dal Belvedere, in totale ore 2,15 da Pecetto. Il ritorno si svolge lungo il medesimo percorso della salita, e richiede 30 minuti fino al Belvedere, e circa ore 1,30 complessive fino a Pecetto (non utilizzando la seggiovia). Variante: dal rifugio consigliamo di completare la gita raggiungendo il non lontano Lago delle Locce (quota 2209 metri), e il meraviglioso Lago Effimero, raggiungibili entrambi in circa 30 minuti di comodo cammino in direzione sud, lungo tracce di sentiero. Tempo di percorrenza : ore 3,45 - (1,15 utilizzando la seggiovia). Quota di partenza: m. 1358 Dislivello: 750 circa Difficoltà: E – Escursionistico Periodo consigliato: Giugno - ottobre Regione: Piemonte Provincia: Verbania Valle/zona: Valle Anzasca Sei interessato ad altre escursioni in zone limitrofe? Scopri le altre meravigliose escursioni della regione Piemonte!