Sono andata a visitare la Val Badia in questa estate, e sicuramente tornerò anche d'inverno, per vedere l'altra faccia di questo paesaggio incantevole. Mi sono prenotata una stanza a Corvara e di qua ho intrapreso per una settimana sempre un itinerario diverso, girando anche per gli altri paesi della valle, partecipando anche alle feste che erano in corso in quel periodo.
Non feste per i turisti, feste dei Ladini, molto sentiti, come centinaia di anni fa. Quella che mi piaceva di più era la Festa de Santa Maria dal Ciüf (Festa della Madonna del Fiore), il 15 di agosto, quando le donne, vestite nel loro abito da festa portarono un cesto con sé alla messa. Il cesto era pieno di erbe, fiori, farina, sale, cioè di tutto ciò che un tempo erano dei tesori dei contadini e veniva benedetto dal prete. Una festa molto solenne e presa sul serio. Dopo ho chiesto il prete, cosa si avrebbe fatto dei cesti, e lui mi raccontò che tutto il cesto, al primo temporale sarebbe bruciato nel forno, a mo' di offerta, affinchè la tempesta non rovini la raccolta.
Gli infiniti campi verdi smeraldo, seminato dai fiori gialli, le case fatte in legno e pietra, la gentilezza ed accoglienza dei Ladini che mi fecero entrare nelle loro case e nella loro anima mi hanno regalato una settimana carica di emozioni e il desiderio di volerci tornare.