Un insolito pomeriggio a Roma Un itinerario insolito per i turisti che si apprestano a visitare la capitale potrebbe iniziare da via Veneto. Sì, insolito: meta del percorso è la chiesa Santa Maria della Concezione dei Cappuccini, più conosciuta come Chiesa dei Cappuccini, eretta tra il 1626 e il 1630 per il volere del Cardinale Antonio Barberini, appartenente a una delle famiglie più influenti della Roma barocca.
Tutto si direbbe fuorché la cripta della chiesa sia interamente decorata con le ossa di più di quattromila frati. Fino al 1870 la cripta era adibita a luogo di sepoltura per i frati cappuccini del convento attiguo, ma verso la metà del 1700, dato il numero elevato di defunti ivi contenuti e le ristrettezze della cripta, i frati decisero di riutilizzare le ossa dei fratelli e di trasformarle in ornamenti: teschi, tibie, femori, bacini, omeri, scapole vennero applicati alle pareti e ai soffitti delle cappelle della cripta in modo da formare stelle, cornici, cerchi, nicchie, e figure umane.
Una scelta insolita, si direbbe, per esorcizzare la morte. Una targa all’ingresso reca la scritta: “Noi eravamo quello che voi siete, e quello che noi siamo voi sarete”. Un’altra tappa di un percorso non convenzionale nella Città Eterna è sicuramente il Cimitero Acattolico, detto anche Cimitero Protestante, situato nel quartiere Testaccio, in prossimità della Piramide Cestia. La sua origine risale al XVIII secolo (come recano le incisioni sulle tombe) ma solo nel secolo successivo Papa Pio VII permise l’ampliamento e la recinzione dello stesso.
Al suo interno riposano uomini e donne di origine straniera a cui era vietata la sepoltura nei cimiteri cattolici a causa della diversa fede religiosa. Il contesto è unico: vegetazione, iscrizioni in ogni lingua, ruderi ma anche monumenti funebri di rara bellezza e, sullo sfondo, la piramide di Caio Cestio, risalente al I secolo d.C., contribuiscono a creare un’atmosfera senz