Il Palazzo Carignano è uno degli edifici più importanti di Torino, è il palazzo dove nacque Vittorio Emanuele II, il primo re dell'Italia Unita. Ma è speciale anche dal punto di vista architettonico, con la facciata in cotto ad andamento curvilineo. Situato nel centro di Torino, insieme a Palazzo Madama ed a Palazzo Reale è uno dei più importanti palazzi storici della città. In diversi periodi ha ospitato numerosi istituti ed associazioni culturali, attualmente ha sede il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.
Sito nei pressi della Biblioteca Nazionale Universitaria e del maestoso Teatro Carignano, l’ediffcio si affaccia, da un lato, sull’ omonima piazza nella quale spicca per la sua splendida facciata barocca, dall’altro, su piazza Carlo Alberto. Qui la facciata ottocentesca si integra perfettamente con la “dirimpettaia” biblioteca.Sulla faciata principale (quella prospiciente Piazza Carignano) si nota un fregio decorativo che recita Qvi Nacqve Vittorio Emanvele. Questo fregio fu aggiunto nel XIX sec. da Carlo Ceppi nel pieno rispetto dello stile barocco caratterizzato dai mattoni a vista. Decorano gli interni del palazzo splendidi affreschi tra cui troviamo quelli di Stefano Legnani detto il Legnanino.
Vicino allo splendido palazzo si trova Via dell'Accademia delle Scienze lungo la quale troviamo prestigiose istituzioni quali il Museo Egizio e la Galleria Sabauda, che affacciandosi su Piazza Carignano, la rendono uno degli scorci più ricchi della città sia sotto l’aspetto artistico che sotto quello storico.
Emanuele Filiberto il Muto, figlio di Tommaso di Carignano, commissionò al padre teatino, architetto e matematico Guarino Guarini un palazzo per la propria famiglia. I lavori vennero eseguiti tra il 1679 ed il 1684 e nacque così un capolavoro del del barocco piemontese, con una pianta ad U ed una singolare struttura architettonica: una torre ellittica è leggermente arretrata in facciata e due ali laterali si snodano per formare un cortile quadrato cinto completamente.
I mattoni perfettamente arrotati e stuccati con malta di polvere di cotto diventano come materia plastica e modellabile. Gli interni sono splendidamente affrescati e decorati a stucco. Il salone delle feste al piano nobile, fu' trasformato nel 1848 in aula del Parlamento subalpino. All’interno si può ammirare la camera del primo parlamento del regno d’Italia, qui, alcune coccarde identificano gli scranni su cui erano usi sedere i padri della Patria.
Il palazzo venne raddoppiato dal lato interno con la creazione dell'ala ottocentesca di Giuseppe Bollati su disegno di Gaetano Ferri (1864-1871), con greve facciata verso la retrostante piazza Carlo Alberto. Fu sede del primo Parlamento subalpino e poi del primo Parlamento italiano, fino al trasferimento della capitale a Firenze nel 1865.