n mezzo, al punto più stretto del Canal Grande, si trova uno tra i più famosi ponti di Venezia. Il primissimo passaggio sul Canal Grande fu un ponte di barche costruito nel XII secolo dallo stesso architetto delle colonne sulla Piazzetta San Marco, Nicolò Barattieri. Il nome di questo ponte, chiamato “Ponte della Moneta” era dovuto alla presenza della Zecca che sorgeva all'accesso orientale, cioè verso San Marco.
Già nel XII. secolo si edificò nello stesso luogo un ponte di legno, che era l'unica possibilità di attraversamento del canale. In seguito fu sostituito da un ponte levatoio, dando la possibilità di transitare a navi più grandi. Questo venne ricostruito diverse volte dopo i vari incendi che devastarono la città. In questo periodo il ponte prende il nome Ponte di Rialto, facente parte integrante della vita di mercato.
Fu utilizzato anche per isolare i vari quartieri della città che spesso erano in guerra. Alla fine crollò sotto il peso degli spettatori durante una manifestazione sul canale.
Nella prima metà del XV secolo lungo i lati del ponte vennero costruite due file di negozi. Il primo ponte in pietra d'Istria sorge nel '500, quando le autorità veneziane indissero un bando per il rifacimento del Ponte di Rialto. Architetti famosi come Jacopo Sansovino, Andrea Palladio e il Vignola, presentarono progetti di approccio classico, con diverse arcate, che non furono giudicati adatti. “Vinse” il progetto di Antonio da Ponte ed il ponte, molto simile a quella del precedente in legno, fu completato nel 1591.
Le due rive del Canal furono rinforzate al fine di poter fornire il dovuto supporto alle arcate. Furono posti nel terreno ben 6000 pali di rovere per lato, per il sostentamento delle testate. L'arcata del ponte di Rialto ha un'altezza di 7,50 metri con una luce di 28 metri, suddivisa in tre passaggi pedonali con gradinate, mentre due sono le file delle botteghe. E ancor oggi è uno dei centri di commerciali e finanziari della città, oggi sono i turisti a spendere interi patrimoni nelle “botteghe souvenir” del ponte-simbolo della Serenissima.
L'architetto Antonio da Ponte gli diede una lieve pendenza in modo da permettere alle persone di poter transitarci sopra con delle merci senza fare fatica. Anticamente, sul ponte, si trovavano i banconi per la vendita di frutta e verdura. Oggi sono stati sostituiti da negozietti di souvenir Veneziani: le opere in vetro di Murano e il merletto di Burano. Il nome del ponte deriva dal Rivo Alto, che significa "sponda alta ", perché questo è il punto più alto di Venezia. Dal ponte si ha una splendida vista delle ville del Canal Grande.
Per raggiungerlo avete due possibilità: o seguire da Piazza San Marco i cartelli “per Rialto” o prendere una barca che vi ci accompagni.
La zona intorno a Rialto è piuttosto costosa, ma si possono trovare diversi ristoranti self-service economici nelle vie laterali.