Bellissima, imponente e meravigliosa: il monastero dei Certosini vicino alla città di Pavia.
Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano, fu il fondatore del complesso e nel 1396 insieme a moglie e figli posò la prima pietra per l’abbazia.
Il progetto fu grande e ambizioso e si iniziò a costruire vicino al parco di caccia della famiglia. La posizione era ben scelta, in mezzo tra Milano e Pavia, la prima e la seconda città del territorio.
I lavori furono lunghi, intensivi e complicati. Soltanto cent’anni dopo la chiesa fu consacrata ed gli Sforza avevano preso il posto dei Visconti. A cose finite risultava una struttura complessa e bellissima, ricca di decorazioni ed affreschi. I monaci abitavano da subito negli edifici in costruzione, il duca gli aveva, infatti, donato il monastero con la clausola che dovevano impegnare una parte dei guadagni al completamento e l’abbellimento dei lavori. Così fecero e il risultato, che possiamo ammirare ancora oggi, fu strabiliante.
La visita guidata da uno dei frati vi porta a vedere l’interno della Certosa e il bellissimo giardino con le piccole celle.
La chiesa con la facciata in marmo bianco con statue di profeti e santi, vi sorprende quando entrate con il soffitto alto dipinto di blu e stellato d’oro. Stelle si trovano anche nel pavimento, nelle porte.
Bellissime le vetrate e le opere intagliate nel legno, soprattutto il coro dei monaci. L’altare maggiore eseguito in marmo, bronze e pietre preziose è di una rara bellezza.
I due chiostri, quello piccolo con il giardino al centro e comunica con vari ambienti come la chiesa, la biblioteca e il refettorio. Sul chiostro grande si affacciano le celle dove vivevano un tempo i monaci. Ampie abitazioni furono con l’orto da coltivare davanti.
Un luogo di culto e di spiritualità che nel suo silenzio trasmette l’amore e la dedizione dei frati a tutti i visitatori.
Scritto da Antje Smit - Ultima modifica: 10/09/2021