Il complesso archittetonico, detto Camposanto Monumentale, opera iniziata da Giovanni di Simone, sorse alla fine del ‘200. Si potrebbe definire come un lungo porticato rettangolare che circonda un’ampia area di prato ed è chiuso all’esterno da una cinta marmorea caratterizzata da arcate e finestroni gotici.
Le pareti dei quattro corridoi, vennero affrescate nella seconada metà del secolo XVI da artisti di rilievo: Piero di Puccio, Benozzo Gozzoli, Spinello Aretino ed il così detto “Maestro del Trionfo della Morte”.
Il Camposanto fu devastato durante l’ultima guerra, dall’incendio scoppiato a causa di una granata. Gli affreschi furono alterati e rigonfiati, numerose furono anche le sculture danneggiate. Attualmente è possibile ammirare le sculture completamente restaurate, grazie all’intervento dell’Opera della Primaziale Pisana. Gli affresci sono stati distaccati dai muri con una delicata tecnica e ricomposti; così sono venuti fuori le sinopie: i disegni preparatori (l’idea originaria dei maestri) che sono di grande aiuto per lo studio dei capolavori.