Il suo nome è una leggenda. Venezia è la città in cui nacque e da cui fuggì, ma che mai dimenticò. Il suo volto, anche se celato da una maschera, era ben noto alle nobil dame veneziane che, al suo sguardo penetrante e alla sua abile seduzione, non potevano resistere. Monache o sposate, solo a udire il suo nome, avvertivano un fremito di passione: Giacomo Casanova.
Partiamo all’esplorazione della sua Venezia da Palazzo Merati, sulle Fondamenta Nove, vissero la madre e le sorelle di Giacomo Casanova, nato nel 1707. In questo ricco appartamento, l’unico rimasto nella zona dove abitò Casanova di ritorno a Venezia dopo la grazia, si trova ancora l’alcova con tanto di letto a baldacchino e stucchi dove il famoso seduttore consumava le sue avventure notturne. Proseguendo da Fondamenta Nove verso Campo San Maurizio si incontra il riconoscibile campanile pendente, dove abitava il poeta erotico veneziano Giorgio Baffo, che esercitò una profonda influenza sul giovane Casanova, iniziandolo all’arte della seduzione.
Visitando questo campo, potrete fare una tappa nella bottega di vetri antichi all’angolo dove troverete Paolo Emilio Zancopé, della Compagnia de Calza “I Antichi”, che vi racconterà qualche aneddoto su Baffo e Casanova, di cui è un grande estimatore. La vita di Casanova trascorreva quindi tra questo campo, San Samuele, dove lavorava la madre, e Santo Stefano. Nella zona di Rialto, oggi come ieri zona di mercato e di turisti, appena giù dal ponte, dopo il Tribunale, troverete il Sotoportego dei Do Mori e potrete fare una sosta nell’omonima taverna, dove, sin dal ‘500 si preparano cicheti e pietanze tipiche veneziane che potrete degustare sorseggiando un ottimo malvasia, proprio come usava fare Casanova, quando si fermava qui ad aspettare le sue amanti e a chiacchierare con gli avventori.
Proseguendo verso il mercato del pesce, in Campo delle Beccarie, potete invece fermarvi nell’antica trattoria ristorante Poste Vecie, aperta dal ‘500, dove, anche qui, Casanova si concedeva qualche banchetto.