Aree Archeologiche
Susa
Susa, città di origine celtica, divenne con la conquista romana un punto nevralgico lungo la via delle Gallie. Passeggiando tra caratteristici vicoli e piazzette si incontrano numerosi monumenti: l'arco di Augusto, edificato per sancire il patto di alleanza stipulato tra Cozio, sovrano locale, e Cesare Ottaviano Augusto, primo imperatore romano; le rocce coppellate celtiche, su cui in età preromana venivano probabilmente sacrificati animali; l'acquedotto di Graziano (IV sec. d.C.), di cui rimangono le due grandi arcate; il Castrum (IV secolo d.C.); l'arena Antonina (II secolo d.C.), attualmente utilizzata per rievocazioni e spettacoli come il Torneo Storico dei Borghi, che ospitava le venationes, in cui erano uccisi animali prima dei duelli tra gladiatori; la Porta Savoia (III - IV sec. d.C.) a cui venne addossata, nel XII secolo, la Cattedrale di San Giusto; le tracce delle antiche mura conservate lungo via dei Fossali (attuale Corso Unione Sovietica). I recenti lavori di rifacimento della centrale Piazza Savoia hanno, inoltre, portato alla luce alcune importanti strutture riconducibili ai resti del tempio urbano, posto al centro del foro.
Dinamitificio Nobel
Avigliana
Straordinario esempio di archeologia industriale di primo Novecento, il Dinamitificio Nobel fu costruito nel 1873 su una collina ai margini del centro abitato di Avigliana. Fornito di energia elettrica e di ferrovia interna collegata con la stazione di Avigliana, era dotato di laboratorio chimico e produceva, oltre agli esplosivi, intermedi chimici, sottoprodotti delle lavorazioni principali, concimi e vernici. Durante l'ultima guerra mondiale lo stabilimento fu teatro di bombardamenti e azioni partigiane, e ha chiuso i battenti negli anni Sessanta. Il Museo Dinamitificio Nobel, inaugurato nel 2002, è un tassello della memoria collettiva del territorio e testimonia le trasformazioni sociali e produttive avvenute negli anni. Unico nel suo genere, esso propone un allestimento interattivo con video, documenti, pannelli esplicativi, fotografie d'epoca e strumenti impiegati nella produzione degli esplosivi. Inoltre, il Museo prevede un percorso di visita che, toccando il rifugio antiaereo per le maestranze, i cunicoli e le camere a scoppio, permette al visitatore di immergersi totalmente nella realtà della fabbrica, toccando con mano la pericolosità e le difficoltà di vita degli operai.
Museo Diocesano di Arte Sacra
Susa
A Susa, nel complesso edilizio adiacente all'antica chiesa della Madonna del Ponte, si articola il Museo Diocesano di Arte Sacra, sede centrale del Sistema Museale Diocesano. Esso ospita gli oggetti d'arte più preziosi e significativi appartenenti al Tesoro della Cattedrale di San Giusto e al Tesoro della Chiesa della Madonna del Ponte, affiancati da oreficerie, statuaria lignea, paramenti e dipinti provenienti da varie zone della Valle di Susa. Tra gli oggetti esposti sono particolarmente degni di nota un cofanetto reliquiario di epoca longobarda, i picchiotti bronzei del portale dell'abbazia di San Giusto e il Trittico della Madonna del Rocciamelone. Accanto ad opere antiche convivono quadri e statue realizzati da artisti contemporanei quali ad esempio Tino Aime, Anna Branciari, Lia Laterza, Francesco Tabusso. Periodicamente vengono allestite mostre tematiche. Le comitive vengono accompagnate da personale esperto, così da consentire la corretta lettura religiosa e storico-artistica degli oggetti esposti.