L’escursione proposta, facile e poco faticosa, si inoltra nell’ultima valle laterale della Val Venosta, a ridosso del confine austriaco, e permette di ammirare i poderosi ghiacciai della Palla Bianca, che tocca la ragguardevole quota di 3738 metri.
Un itinerario quindi di sicura soddisfazione, al quale consigliamo di unire una visita al Lago di Resia, il più grande dell’Alto Adige, lungo ben 6 chilometri. Dalle acque emerge, in modo quasi spettrale, il campanile del vecchio paese di Curon Venosta, sommerso all’epoca della costruzione della diga, nel 1950: uno scorcio panoramico per certi versi unico, di grande impatto anche emotivo, forse il più fotografato dell’intera valle, che è diventato a buon diritto il simbolo stesso della vallata.
Inoltre, 700 metri a monte del lago, appena prima del Passo di Resia, è possibile osservare, con un inevitabile senso di emozione, le sorgenti dell’Adige, il secondo fiume italiano dopo il Po, lungo 410 chilometri.
Dall’abitato di Curon Venosta, sulla riva orientale del lago di Resia (alla testata della Val Venosta, a 74 chilometri da Merano) si imbocca la strada che si inoltra nella ridente Valle Lunga, fino al termine della strada stessa: località Melago, quota 1912 metri.
Ci si incammina quindi lungo la bella mulattiera segnalata che, sostanzialmente in piano, percorre lungamente il fondovalle. Al termine del tratto pianeggiante, in corrispondenza di un bivio, si piega a sinistra, seguendo ancora la mulattiera che, con numerosi e faticosi tornanti, risale il ripido pendio, fino a raggiungere un marcato costone, presso una croce.
Il percorso torna ora a farsi comodo e rilassante, seguendo il dorso di un’antica morena che conduce inconfondibilmente sull’ampio dosso panoramico su cui sorge l’edificio del Rifugio Pio XI: quota 2557 metri, ore 2 dalla partenza. Il rifugio, costruito nel 1893 e ampliato nel 1936, dispone di 44 posti letto.
Il ritorno si svolge lungo il medesimo percorso della salita, e richiede circa ore 1,30.
Ulteriori informazioni
Il recapito del Rifugio: Tel. 0473.633191
Il recapito del CAI di Desio, proprietario del rifugio: Tel. 0362.620589
Un libro dedicato ai più famosi sentieri delle Alpi, con una dettagliata descrizione della gita.
S. Ardito, E. Camani “Rifugi e sentieri”, Ed. Zanichelli, Bologna 1987
Tempo di percorrenza : ore 3,30
Quota di partenza: m. 1912
Dislivello: m. 645
Difficoltà: E – Escursionistico
Periodo consigliato: Giugno - ottobre
Regione: Trentino Alto Adige
Provincia: Bolzano
Valle/zona: alta Val Venosta