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Chiostro della Cattedrale di Monreale
Chi viene in Sicilia non può non visitare Palermo, e chi viene a Palermo, non può non andare a Monreale che, del resto, dista da Palermo di soli 7 km. La principale attrazione di questa piccola città è la cattedrale, splendida da togliere il fiato, ma anche la strada stessa che porta alla destinazione offre indimenticabili emozioni e panorami.
La strada che porta a Monreale inizia dal mare, alla Cala – l'antico porto di Palermo. In seguito attraversa il capoluogo, prosegue per il famoso Corso Calatafimi e uscendo dalla città si inerpica tra tornanti e splendidi scorci della vallata detta la "Conca d'oro".
Decisamente la strada che porta a Monreale ha già in sé qualcosa di speciale e, a mio parere, anch'essa costituisce una tappa obbligatoria. Risalente al periodo barocco, fu decorata con le scenografiche fontane marmoree che dovevano offrire un po' di rinfresco all'aristocrazia palermitana che in carrozza saliva a Monreale.
La cattedrale, eretta dal re Guglielmo II, è un esempio dell'architettura normanna, ma si vede innegabile influenza araba e bizantina. La cattedrale stupisce con la sua ricchezza: mosaici, affreschi e la sagoma. L'interno abbaglia con i mosaici a fondo d'oro e l'esterno lascia senza fiato per le ricercate forme e decorazioni in pietra.
Tutto diverso è invece il chiostro benedettino situato a destra della facciata del Duomo. Le colonne che incorniciano il chiostro portano un'impronta di stile arabo, ma dopo la sontuosità del Duomo, il visitatore ha un po' di sollievo grazie alla semplicità dell'architettura e la presenza del verde e dell'acqua.
Il chiostro sembra lontano dalla confusione che regna intorno al Duomo, e non è difficile immaginarsi come doveva essere questo luogo all'epoca di Guglielmo II.
scritto da Arleta Bulinska - Ultima modifica: 26/10/2021