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dimore e palazzi, castelli medievali, chiese, musei, giardini, vie, piazze.
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Marsala, piazza Loggia
Nel più profondo Sud, vicino quasi all’Africa, si trova la città incantevole e ebbra del vino che produce Marsala.
D’origini antichissime, come la maggior parte delle città siciliane, la città fu fondata circa nel 395 a.C., con il nome di Lilybeo e fu dominata da tutti i popoli che passavano in quelle zone, dai fenici, greci, bizantini, spagnoli e tanti altri.
La viticoltura di Marsala è molto antica, già i Romani conoscevano l’ottimo vino, anche se, in seguito alla loro presenza, le vigne e la tradizione agraria furono dimenticate ed abbandonate e che furono poi riscoperte dagli inglesi solamente nell‘800.
Nella Riserva Naturale dello Stagnone si trovano invece le saline. La tradizionale lavorazione del sale era lunga e faticosa: nelle basse acque, i mulini a vento pompavano l’acqua salina in bacini sempre più bassi e più piccoli. Con l’aiuto del calore del sole, l’acqua evaporava e si formarono delle croste di sale che, una volta spezzate ed accumulate, venivano vendute. Le saline esistono ancora, e anche i mulini a vento. Le acque salmastre sono il luogo ideale per i fenicotteri rosa e per tanti uccelli migratori che qui si fermano per riposare o per passare l’inverno.
La città di Marsala è anche molto bella e ricca di monumenti storici: la Chiesa Madre fu fondata nel ‘700 sui resti di un’antica chiesa normanna. La chiesa è dedicata a San Tommaso di Canterbury ed al suo interno custodisce sculture e dipinti del ‘700 e’800.
Non molto lontano da lì, si trova il Museo degli Arazzi fiamminghi che espone otto splendidi arazzi fiamminghi del ‘600, raffiguranti scene di battaglie e che furono donati dal re di Spagna Filippo II.
scritto da Antje Smit - Ultima modifica: 28/10/2021