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Visitare Exilles e le sue attrazioni, scopri cosa vedere e cosa fare a Exilles

Su Visititaly puoi conoscere le principali attrazioni di Exilles: monumenti, dimore e palazzi, castelli medievali, chiese, musei, giardini, vie, piazze. Scoprire cosa vedere e cosa fare in una gita in giornata. Se vuoi organizzare un weekend con i bambini su Visititaly trovi informazioni turistiche sulle principali attività da fare con i più piccoli. Sia che tu viaggi in moto o in camper, o che tu decida di visitare Exilles in estate o in inverno, in una giornata di pioggia o di sole, sia che tu abbia a disposizione due o tre giorni, Visititaly ti offre sempre giusti suggerimenti per pianificare un viaggio anche vicino a Exilles. Conosci un'attrazione turistica? Segnalala subito!

Cosa vedere vicino a Exilles

Salbertrand (5 Km)

Parco Naturale Gran Bosco

Esteso sul versante meridionale della Valle di Susa a una quota che va dai 1.000 ai 2.600 metri, il Parco comprende le aree di Chiomonte, Exilles, Oulx, Salbertrand e Sauze d'Oulx. Il suo scopo è quello di proteggere 700 ettari di bosco misto di abete bianco e abete rosso, unico in Piemonte. In passato queste foreste sono state sfruttate per ottenere grandi travi utilizzate in opere di ingegneria civile e militare, come l'Arsenale di Torino, la Basilica di Superga e la Venaria Reale. Inoltre, la grande varietà di ambienti fornisce un habitat ideale per molti animali: dai rapaci ai mammiferi come il cinghiale, il cervo e il camoscio. Nel parco sono tornati anche i lupi, frequenti gli avvistamenti dal 1997.

Salbertrand (5 Km)

Ecomuseo Colombano Romean

L'ecomuseo Colombano Romean di Salbertrand, nel Parco Naturale del Gran Bosco, raccoglie le memorie di terra e di acqua della comunità. Il percorso comprende: il mulino idraulico, che racconta 800 anni di sfruttamento dell'acqua, dai diritti feudali di molitura alla produzione dell'energia elettrica; la scuola di un tempo e un allestimento etnografico; il forno comune della frazione Oulme; l'antica carbonaia e la fornace da calce; la ghiacciaia ottocentesca con l'annesso laghetto di approvvigionamento; la smoke-sauna costruita grazie a un progetto europeo condotto dal Politecnico di Torino; il sito dedicato al Glorioso Rimpatrio dei Valdesi. Il percorso di visita comprende anche la splendida parrocchiale di San Giovanni Battista e la cappella dell'Annunziata di Oulme. Antichi edifici e manufatti si presentano al visitatore come esempi di un passato oggi tutto da scoprire. Per scolaresche e gruppi organizzati sono previsti accompagnamenti tematici effettuati da guide specializzate e sono stati ideati percorsi didattici. Inoltre, dal 2006 l'associazione culturale Ar.Te.Mu.Da anima le visite guidate all'ecomuseo con accompagnamenti teatralizzati.

Oulx (10 Km)

Torre Delfinale

La Torre Delfinale ha una struttura a forma quadrata composta da diversi materiali lapidei. L’edificio venne costruito verso il quattordicesimo secolo e svolgeva la funzione di residenza dei funzionari regi. Verso la metà del XVIII secolo, la torre venne abbandonata per motivi ancora ignoti. Nel 1882 la torre venne acquistata dal Ministro Luigi Des Ambrois di Nevache. Dopo la sua morte, passò di proprietà al Comune, il quale, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali del Piemonte, rese possibile la sua restaurazione.

Susa (10 Km)

Cattedrale di San Giusto

La cattedrale è databile al XI secolo, e presenta il centro principale di culto della zona. Si tratta di una struttura religiosa, fatta costruire in stile romanico, caratterizzata dal colore bianco della facciata. I suoi interni preservano numerosi elementi architettonici di carattere liturgico, e diverse opere d'arte sacra: dipinti, statue, e reliquiari. Oggi, nonostante l'età della costruzione, la cattedrale si presenta in un buono stato di conservazione, ed è aperta al pubblico.

Susa (10 Km)

Aree Archeologiche

Susa, città di origine celtica, divenne con la conquista romana un punto nevralgico lungo la via delle Gallie. Passeggiando tra caratteristici vicoli e piazzette si incontrano numerosi monumenti: l'arco di Augusto, edificato per sancire il patto di alleanza stipulato tra Cozio, sovrano locale, e Cesare Ottaviano Augusto, primo imperatore romano; le rocce coppellate celtiche, su cui in età preromana venivano probabilmente sacrificati animali; l'acquedotto di Graziano (IV sec. d.C.), di cui rimangono le due grandi arcate; il Castrum (IV secolo d.C.); l'arena Antonina (II secolo d.C.), attualmente utilizzata per rievocazioni e spettacoli come il Torneo Storico dei Borghi, che ospitava le venationes, in cui erano uccisi animali prima dei duelli tra gladiatori; la Porta Savoia (III - IV sec. d.C.) a cui venne addossata, nel XII secolo, la Cattedrale di San Giusto; le tracce delle antiche mura conservate lungo via dei Fossali (attuale Corso Unione Sovietica). I recenti lavori di rifacimento della centrale Piazza Savoia hanno, inoltre, portato alla luce alcune importanti strutture riconducibili ai resti del tempio urbano, posto al centro del foro.

Susa (10 Km)

Museo Diocesano di Arte Sacra

A Susa, nel complesso edilizio adiacente all'antica chiesa della Madonna del Ponte, si articola il Museo Diocesano di Arte Sacra, sede centrale del Sistema Museale Diocesano. Esso ospita gli oggetti d'arte più preziosi e significativi appartenenti al Tesoro della Cattedrale di San Giusto e al Tesoro della Chiesa della Madonna del Ponte, affiancati da oreficerie, statuaria lignea, paramenti e dipinti provenienti da varie zone della Valle di Susa. Tra gli oggetti esposti sono particolarmente degni di nota un cofanetto reliquiario di epoca longobarda, i picchiotti bronzei del portale dell'abbazia di San Giusto e il Trittico della Madonna del Rocciamelone. Accanto ad opere antiche convivono quadri e statue realizzati da artisti contemporanei quali ad esempio Tino Aime, Anna Branciari, Lia Laterza, Francesco Tabusso. Periodicamente vengono allestite mostre tematiche. Le comitive vengono accompagnate da personale esperto, così da consentire la corretta lettura religiosa e storico-artistica degli oggetti esposti.

Novalesa (11 Km)

Museo archeologico dell'Abbazia

Nella millenaria abbazia di Novalesa dal 2009 il Museo Archeologico espone gran parte dei reperti emersi dalle campagne di scavo condotte dal 1978 a oggi, oltre a due sezioni dedicate alla storia monastica e al restauro del libro. La prima sala è dedicata al restauro del libro, arte ancora oggi praticata nel laboratorio annesso all'abbazia, e illustra le tipologie dei supporti scrittori, l'evoluzione della scrittura, le tecniche di incisione e stampa, e di restauro. La medesima sala ospita anche la sezione dedicata alla storia del monachesimo e alla vita monastica. Nella terza stanza vi è il numero maggiore di reperti, raggruppati secondo la cronologia: frammenti di statue, iscrizioni funerarie, parti di sarcofagi e di elementi architettonici, oggetti di uso quotidiano e i frammenti di decorazioni pittoriche ad affresco assegnati all'intervento del tolosano Anthoyne de Lhonye.

Novalesa (11 Km)

Abbazia di Novalesa

L'abbazia dei SS. Pietro e Andrea fu fondata nel 726. Per la sua posizione strategica, Carlo Magno ne fece un avamposto privilegiato per l'avanzata dei Franchi verso l'Italia e proprio in quest’epoca visse il periodo di maggior splendore, divenendo uno dei fari della diffusione della cultura europea. Oggi è di proprietà della Città Metropolitana di Torino e vi risiede una comunità di monaci Benedettini. Annesse all'abbazia vi sono quattro cappelle, la principale delle quali, dedicata a Sant’Eldrado, presenta uno tra i più significativi cicli affrescati romanici d'Italia. Il monastero accoglie coloro che vogliono trascorrere un periodo di “ricarica” spirituale aprendo le porte e il cuore a chi cerca un’esperienza di Dio. Inoltre, l’ospite può avere un incontro spirituale con un monaco e fare la lectio divina (cioè la lettura approfondita e pregata della Parola di Dio) con l’aiuto di un religioso. All’interno del monastero sono disponibili camere singole per uomini mentre per gruppi misti è presente una foresteria autogestita. Nella bottega è possibile acquistare libri, miele e marmellate, dolciumi e caramelle, liquori, prodotti per la salute, la cura e la cucina, oggetti religiosi.

Fenestrelle (12 Km)

Forte delle Valli

Forte delle Valli e’ un complesso fortificato costruito nel XVIII secolo in Val Chisone, provincia di Torino. Viene più comunemente chiamata ‘la grande muraglia piemontese’, grazie alla sua grandezza. Inizialmente aveva il compito di proteggere il confine italiano-francese. Dal 1946 al 1990 venne abbandonata, successivamente iniziarono i restauri, in corso ancora oggi. Nel 1999 divenne simbolo della Provincia di Torino. Nel 2007 viene inserita nell’ elenco dei 100 siti storico archeologici di importanza internazionale più a rischio, dal World Monuments Fund.

Moncenisio (13 Km)

Ecomuseo Terre al Confine

Il piccolo comune di Moncenisio ospita presso l'antica "casa comune" l'Ecomuseo Terre al Confine, che illustra la vita quotidiana e l'ambiente di territori di confine come quelli della Val Cenischia e del valico del Moncenisio. Il percorso ecomuseale comprende, oltre alla sala espositiva, anche un itinerario esterno che tocca il forno comune, il lavatoio, il mulino, le meridiane dipinte sulle facciate delle baite. Nell'area del lago grande, inoltre, alcuni pannelli illustrano la storia della ferrovia Fell, che a fine Ottocento collegò Susa a St. Michel de Maurienne attraverso il valico del Moncenisio.

Fenestrelle (13 Km)

Forte di Fenestrelle

Il Forte di Fenestrelle è un complesso fortificato costruito dal XVIII fino al XIX secolo in Val Chisone. Viene detto ”La Grande Muraglia Piemontese” per il suo svilupparsi lungo il fianco sinistro della valle. L’ idea progettuale nacque da Ignazio Bertola che la edificò con l’ intento di proteggere il confine italo-francese. Il complesso non fu sede di gravi assalti ma solo protagonista di conflitti minori e di un breve scontro durante la Seconda Guerra Mondiale. La struttura del Forte è composta da 7 ridotte e 3 forti collegati tra loro da scale, bastioni e spalti.

Fenestrelle (13 Km)

Ridotta di Carlo Alberto

La Ridotta di Carlo Alberto venne costruita nel corso del XIX secolo in sostituzione del Fort Mutin. La struttura prese il nome dell’ allora Re di Sardegna Carlo Alberto che richiese la sua edificazione. Originariamente la Ridotta era costituita da due edifici tozzi e contigui di cui oggi ne rimane solo uno che presenta una forma a tronco piramidale sviluppata su cinque piani. Le strutture erano collegate al Forte delle Fenestrelle attraverso un fossato che giungeva fino alle Tenaglie Occidentali del Forte San Carlo.

Fenestrelle (13 Km)

Forte Tre Denti

Il Forte Tre Denti venne edificato nel 1692 per volere del generale Catinat su commissione della Francia. L’ edificio prende il nome da tre spuntoni di roccia trovati originariamente nel luogo di costruzione. Nel corso del XVIII secolo venne eretta anche la cosiddetta Garitta del Diavolo raggiungibile attraverso delle rampe di scale laterali. La struttura del Forte era costituita da un acquedotto che si addentrava nella montagna prelevando l’ acqua da una sorgente naturale.

Bardonecchia (18 Km)

Sentiero delle Borgate

Il Sentiero delle Borgate segue un percorso ad anello, che si snoda per circa 65 km lungo mulattiere ed antiche vie di collegamento. Costituisce una rete di passeggiate di notevole interesse sia naturalistico che storico e antropologico. Antichi edifici, forni comunali e mulini, muretti a secco ed antichi canali per l' irrigazione costituiscono un' importante testimonianza del lavoro e della coltura materiale di chi un tempo ha vissuto su queste montagne.

Bardonecchia (18 Km)

Parco Archeologico "Tur d'Amun"

La Tur d'Amun, in posizione dominante la conca di Bardonecchia e il borgovecchio, nacque intorno alla seconda metà del XII secolo con funzioni militari allo scopo di controllare gli sbocchi dei due valloni del Frejus e della Rho ed essere visivamente in comunicazione con la fortificazione di Bramafam. La residenza del leggendario signore François de Bardonnèche presentava in origine una possente torre centrale alta 21 metri, conservata fino all'altezza della merlatura ancora negli anni Venti del Novecento. Nell'intera area, acquistata nel 1998 dal Comune di Bardonecchia, è oggi allestito un parco archeologico che, mediante pannelli autoguidati, consente di indagare le strutture, la loro storia e l'evoluzione nel corso del tempo. Sono attualmente visitabili il torrione, di cui sono stati recuperati i primi due piani fuori terra, parti della piccola torre orientale, tratti della cinta muraria che delimitava il complesso a valle, le torri circolari del lato meridionale e alcuni vani di servizio.

Bussoleno (18 Km)

Parco Naturale Orsiera Rocciavrè

Il Parco Naturale Orsiera Rocciavrè si estende per oltre 11.000 ettari su un’ampia area montuosa che comprende parte dell’alta Val Sangone e parte della dorsale che separa la Valle di Susa dalla Val Chisone, oltre alle riserve naturali speciali degli orridi di Foresto e Chianocco. Il paesaggio è caratterizzato da numerosi laghi glaciali, pendii e anfratti scolpiti dall’acqua. Nel Parco è possibile osservare i mammiferi tipici dell'habitat alpino, come camosci, cervi e caprioli. Gli amanti degli uccelli non saranno certo delusi da una visita: ve ne sono oltre cento specie. Ma il Parco Orsiera non offre solo fauna selvatica e bei paesaggi: ci sono anche numerose tracce archeologiche della presenza umana risalenti al periodo neolitico. A differenza di molte altre zone di montagna in Piemonte, gran parte di quest’area è rimasta fuori dai sentieri battuti del turismo di massa e presenta ancora un habitat naturale quasi incontaminato, dove l'attività dell’uomo è limitata ad agricoltura, silvicoltura e allevamento del bestiame.

Bardonecchia (18 Km)

Forte Bramafam

Il Forte Bramafam venne costruito tra il 1885 ed il 1894 con la funzione di controllare la Galleria del Frejus. La fortificazione presenta una struttura in pietra con copertura in calcestruzzo. Mantenne un ruolo difensivo durante la Seconda Guerra Mondiale divenendo sede della 516° Batteria della Guardia alla Frontiera. Dopo un periodo di abbandono l’ edificio è stato adibito ad area museale ospitando al suo interno ricostruzioni ambientali, plastici di fortificazioni ed artiglierie.

Bardonecchia (18 Km)

Museo Civico Etnografico

Volete conoscere le testimonianze della cultura materiale del vecchio borgo montano di Bardonecchia? Dal 1954 c’è il Museo Civico Etnografico, ospitato nell'edificio ottocentesco un tempo sede della casa comunale. Esso offre uno spaccato della vita quotidiana e della cultura della gente di montagna, e illustra i ritmi dell'economia agricola e pastorale che caratterizzava il paese prima dell'avvento del turismo di massa. Raccoglie oggetti, mobili, arredi e attrezzi, oltre a una piccola sezione di arte sacra. Si possono osservare, inoltre, il costume femminile locale e i preziosi pizzi realizzati a tombolo, una lavorazione tradizionale che ancora oggi è praticata da alcune donne del luogo. Sono anche esposti oggetti e attrezzi da lavoro, fotografie e cartoline d'epoca che ritraggono panorami del tempo che fu.

Bardonecchia (19 Km)

Cappelle affrescate

La vocazione religiosa che nei secoli ha caratterizzato Bardonecchia offre oggi al visitatore un ricchissimo patrimonio artistico e architettonico, fino a quote elevate, dove piccole chiese o cappelle votive si affacciano sull’Alta Valle di Susa. La presenza, in particolare di cappelle affrescate, offre occasioni di abbinare brevi passeggiate alla scoperta di tesori alpini inseriti in un contesto ambientale di grande bellezza. Ricordiamo la cappella dei SS. Andrea e Giacomo di Horres, ai margini di un antico alpeggio, in una splendida posizione che domina la conca di Bardonecchia. È completamente decorata da cicli pittorici realizzati da artisti che operarono negli anni Trenta del ‘500. La cappella di Notre Dame del Coignet si trova su un poggio sovrastante le frazioni Les Arnauds e Melezet, e conserva sulla facciata e all'interno preziosi affreschi datati XV - XVI secolo. La cappella di San Sisto di Melezet, edificata sul finire del ‘400, è posta in posizione panoramica e impreziosita sia all'esterno sia all'interno da cicli pittorici. Infine, da vedere la cappella del Chaffaux, dedicata a Santa Maria Maddalena e Santa Caterina d’Alessandria, risalente alla prima metà del ‘400.

Bardonecchia (19 Km)

Sentiero Lago Verde

Dalle Grange di Valle Stretta seguire la mulattiera che in leggera discesa attraversa i bellissimi pascoli e, alla prima biforcazione, prendere a destra per raggiungere il ponte sul Torrente di Valle Stretta presso una grangia. Proseguire lungo il sentiero che segue il corso del torrente in un ambiente suggestivo immerso nel bosco di conifere e con numerose sorgenti. Dopo un breve tratto in salita si raggiunge il Lago Verde, un gioiello dai colori smeraldini.

Altre attrazioni a Exilles

Chalet Sul Lago - >Moncenisio
Moncenisio (12 Km) - Regione Lago, 8
Caratteristico hotel ristorante. Posizionato sulle rive del lago e incorniciato tra le più belle montagne del Piemonte. La nostra cucina è rigorosamente di impronta genuina e tradizionale: pasta e dolci prodotti direttamente da noi, specialità di selvaggina, allevamento prorio di specie ittiche; il tutto prepartao con cura e con l'ausilio di prodotti a km 0. Le camere sono arredate con cura e tutte dotate di tv, bagno, asciugacapelli, set di cortesia. Raggiuncerci è molto semplice: siamo a meno di un'ora da Torino.

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