Navelli è un paese molto vecchio, la sua storia parte dal sesto secolo avanti Cristo. Ma soltanto molto tempo dopo, grazie alla produzione dello zafferano, diventò ricco e benestante e nel ‘300 e ‘400, al massimo della sua gloria, furono costruiti la maggior parte degli edifici. Ne furono costruiti tanti ma altrettanti non resistettero ai terremoti che scuotono purtroppo regolarmente questa parte dell’Italia.

Per fortuna ne è rimasto sufficiente per poter visitare questo bel borgo. All’arrivo si vedono le alte mura della fortezza medievale dove è stato costruito il Palazzo Baronale Santucci. Fu edificato in 1632 come si può leggere sull’iscrizione nel pozzo al cortile interno. Vicino si trova la chiesa di San Sebastiano con un bel portone intagliato all’ingresso laterale.

Quando si passa la Porta Castello, il portone di fianco al Palazzo Santucci, si arriva automaticamente nel vecchio centro. Dall’alto si ha una bellissima vista sui monti della Maiella e anche sulle scalinate ripide di Via Porta San Pelino.

Il borgo è pieno di vicoli e stradine strette e angoli perfetti per fare delle bellissime foto. Se si guarda bene, si trovano dettagli particolari da immortalare come per esempio i vecchi forni comunali o i trogoli di fianco alle case per nutrire gli asini.

Una volta usciti del borgo si trovano vari palazzi e chiese da visitare. Palazzo De Roccis, la Chiesa del Rosario con un magnifico organo ligneo del ‘800 con bellissime decorazioni.
Fuori il centro abitato si può visitare la chiesa più antica di Navelli, Santa Maria in Cerulis del undicesimo secolo che ha resistito fino ad oggi ai terremoti.