Fuori fa freddo cane, il sole è sparito non si sa dove e non posso fare nient’altro che riscaldarmi con una tazza di the bollente e i ricordi della caldissima Sicilia, e precisamente Erice. Questo piccolo borgo arroccato in cima all’omonimo monte si trova in Sicilia occidentale (una decina di chilometri da Trapani) e se vi capita di andare in vacanza da queste parti, non potete assolutamente perdervelo. Il paesino è un perfetto esempio di un tipico borgo medievale, con le sue caratteristiche stradine lastricate, strette e molto ripide, i cortiletti interni fioriti, i sontuosi palazzi e chiese medievali (dicono che ce ne siano oltre 60). Qui sembra davvero che il tempo si sia fermato. Specialmente se vi capita di esserci nel periodo invernale quando c’è poca gente e le stradine, immerse nella nebbia che dopo una certa ora giunge ad Erice, sembrano quasi irreali. Per arrivare ad Erice avete due possibilità: venire in macchina percorrendo la strada molto bella, ma in salita e piena di tornanti, oppure prendere la funivia a Trapani per raggiungere la vetta in circa dieci minuti. (chiaramente la soluzione non è indicata per chi soffre di vertigini). Dedicate ad Erice almeno un paio di ore (ovviamente meglio di più) per poterla visitarla con calma. Tra numerosi monumenti il cui numero fa girare la testa da non perdere sono le imponenti mura elimo-puniche, il castello di Venere (dalla sommità si vede uno splendido panorama) e le torri del Balio, la Chiesa Matrice, i giardini del Balio. Quando ne avete già abbastanza o per far riposare le vostre gambe fatevi una sosta per assaggiare una delle specialità del posto. In pasticceria troverete le caratteristiche “Genovesi”, saporiti panzerotti ripieni di soffice crema al latte e aromatizzati al Marsala, oppure pasticcini alle mandorle guarniti con ciliegie candite.
Favignana rimane ancora un'isola incontaminata, poco conosciuta e pertanto salvata dal turismo di massa. In un paesaggio mozzafiato si alternano alte scogliere impervie, rocce appuntite, sabbie dolci e bianche che si adagiano armonicamente in un mare dalle mille sfumature. L'isola è piccola, si può girare tranquillamente in bicicletta e questo permette di apprezzare il paesaggio: terra dorata e spesso arida, contornata dal riflesso blu del mare. Girando per le vie del paesino (unico paese presente sull'isola) e nei negozietti si può scambiare qualche parola con gli abitanti, sempre cordiali e sorridenti. Frutta, verdura, pane, pizza e pesce sono i piatti più economici e gustosi; dal porticciolo si scorgono le tonnare, tradizione e principale attrattiva turistica dell'isola, e in mare si vedono luccicare di notte le boe che indicano le reti delle tonnare che si estendono quasi fino a Levanzo. Nel buio profondo della notte si può contemplare il cielo per ore, senza le fastidiose luci della città e l'unica luce che guiderà i vostri passi sui sentieri dell'isola, sarà la luna. Favignana è anche wellness: i fanghi che si possono ricavare dall'argilla di Cala Azzurra rendono la pelle morbida e levigata per giorni, come se aveste fatto il bagno nel latte e non nell'acqua salata.