
La
Costa Smeralda è un territorio piccolino, guardando tutta la Sardegna ma questa costa di soli 55 km diventata il posto di vacanza preferita dell’elite europea, sviluppando cosi il
turismo dell’intera isola. Questa fino all’inizio degli anni 60 incontaminata costa è stata scoperta da Karim Aga Khan dal suo yacht, lui ha acquistato il territorio dai pastori e ha fondato il Consorzio Costa Smeralda. La costa è diventata uno dei posti di vacanze più esclusivi d’Europa entro pochi anni. Il Consorzio ha costruito
hotel di lusso, case vacanze, porti per gli yacht, cosi, che la natura sembra ancora incontaminata. Le spiagge sono piccole baie, che sono raggiungibili dalle strade in pochi minuti a piedi, o quelli tra le rocce con le barche. Uno dei primi edifici è il neosardo Hotel Cala di Volpe, che a fatto apparire un nuovo stile. L’edificio di colore terra, con le torri e archi assomiglia a un
castello medievale. L’architettura tradizionale è stata mischiata con il moderno, riguardando che sia adatta all’ambiente.
Quest’albergo è stato seguito dai prossimi, Hotel Romazzino, Hotel Pitrizzi, e cosi è stata costruita anche Porto Cervo, il
centro urbano di Costa Smeralda. La città può sembrare per la prima vista un piccolo villaggio moderno dei pescatori, ma sulle piazze al posto di negozietti si trovano le boutique di grandi stilisti. Un piccolo ponte da legno ci porta sopra la baia nel porto vecchio. Sopra il porto si trova la chiesa, Santa Maria di Stella Maris, che da fuori può sembrare insignificante, ma conviene visitare per la Madonna di El Greco. Nei ristoranti di Costa Smeralda sono la Champagne, il caviale e le ostriche le più vendute, forse perché la cucina tradizionale non è adatta per le linee snelle.
Una specialità è il
caviale sardo (bottarga di muggine), che va essiccato all’aria, schiacciata, affumicata e tagliata in fette sottili. Si mangia come antipasto con pane sardo (pane karasau). Tra le paste sono il classico, gli gnocchi sardi (malloreddus) con sugo di pomodoro. Conviene assaggiare gli arrosti, quali di solito sono pecore o maialino, ogni tanto selvaggi o vitello. Il porcheddu è più buono, se si prepara all’aria aperta, al fuoco.
Tra i formaggi è il pecorino il più conosciuto, ma ci sono anche tanti altri tipi di formaggi dai freschi, agli stagionati.