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    Nel basso Mantovano, all’interno del 
Parco Fluviale dell’Oglio Sud, la vita da sempre è regolata dall’acqua. I fiumi Oglio e Po, con tutto l'insieme dei canali affluenti, determinano il susseguirsi delle piene e delle secche e la gente di queste campagne verdi e fertili è abituata a seguire le stagioni. I paesi di quest’area sono piccoli, quasi borghi, e rimangono ben nascosti e protetti dall’argine maestro. Nell’antichità le campagne mantovane furono spesso sommerse dalle acque tormentose e violente dei due fiumi. Quando furono costruiti canali, argini e impianti idrovori la qualità della vita migliorò notevolmente. 
San Matteo delle Chiaviche, nel comune di Viadana (MN), è uno di quei paesini. Piccolo, con meno di 1000 abitanti, San Matteo ha una chiesa, un cimitero, un paio di ristoranti e qualche centinaio di abitazioni. Il paesino si trova al punto dove il fiume Oglio incontra il fiume Po. 
Proprio lì, per proteggere l’entroterra dalle inondazioni, è stato costruito nei primi decenni del secolo scorso l’imponente impianto idrovoro. ‘Le chiuse’, come vengono definite in paese, possono essere visitate in primavera durante ‘la settimana della bonifica’. L’impianto ha una portata complessiva di 58.000 litri al secondo ed è fondato su palafitte di castagno. 
Per andare dall’altra parte del fiume Oglio ci sono tre modi. Si può seguire l’argine verso nord fino a Gazzuolo e attraversare il ponte, oppure sempre seguendo l’argine maestro ma nella direzione opposta utilizzare il ponte di Dosolo. La terza maniera è però molto più interessante e divertente. Andando verso il fiume, lasciando il paese alle spalle, si arriva verso l’argine maestro, sulla sinistra si trova l’impianto idrovoro e sulla destra la vecchia casa del custode. Invece di svoltare, continuando diritti per la strada, si scende lentamente verso il fiume.  
 
scritto da Antje Smit  - Ultima modifica: 07/08/2022