Sono disseminati in tutta l'
Italia, nascosti tra le valli e circondati dai boschi o arroccati sui pendii delle ripide montagne, i piccoli borghi in cui raramente si arriva per caso. Si trovano in tutte le regioni italiane, bisogna però tenere gli occhi aperti per scoprirli.
Per arrivare a
Triora, un suggestivo e minuscolo borgo medievale situato a ridosso della
valle Argentina da cui domina la vallata, ci vogliono circa 30 minuti di macchina da
Arma di Taggia. Il borgo vi stupisce subito per il suo fascino antico e la magia che regna nel labirinto dei stretti “carrugi” e delle viuzze intersecatesi fra di loro, e in cui è molto facile perdersi.
Anche se piccolo, il borgo è ricco di pittoreschi scorci che scoprite percorrendo le stradine, le strettoie, gli archi e le scalinate che portano in qualche cortile o in qualche casa fortezza, tutte addossate le une sulle altre e costruite con la tipica pietra grigia scura.
La camminata vi porterà a uno stretto budello coperto della pavimentazione rossa che rappresenta il corso del paese e su cui si affacciano negozi di souvenir o quelli alimentari, i ristoranti, i bar, le due piccole piazzette e la chiesa.
Triora è una meraviglia in se stessa, ma vi sono alcune costruzioni che dovete esaminare più attentamente: i palazzi nobili con i portali scolpiti in pietra, la gotica Collegiata e la Cabotina, quella che era considerata la casa delle streghe, il luogo in cui si davano convegno per ballare nottetempo e compiere i loro misfatti ai danni degli abitanti.
Ormai non è molto più che un rudere, ma tuttora rimane il simbolo di Triora in cui tra il 1587 e il 1589 si tenne un processo per stregoneria, in cui fu coinvolto un gruppo di donne del luogo. Lo si ricorda nel locale
Museo regionale etnografico e della Stregoneria.