
Non c’è un italiano o straniero che non abbia mai sentito parlare di Rimini, una delle città balneari – rappresentanti della costa romagnola. Le opinioni che girano sono piuttosto univoche:
Rimini è un centro balneare e centro di divertimento, pieno di locali, giovani e ...confusione. Quindi prima di andarci avevo riflettuto molto, ma alla fine ci sono andata e sono rimasta più che sorpresa – ovviamente in modo positivo.
Sono d’accordo che
Rimini è piena di locali: locali dove si mangia, si beve, si balla sui tavoli e si ascolta musica di ogni genere. Ce ne per tutti i gusti: anni ’60, disco, latino americano...Il divertimento dura tutta la notte, durante la quale si fa il clubbing, passando da un locale all’altro. Prima di rientrare in albego si fa una sosta obbligatoria per mangiare la piadina, senza la quale la serata non sarebbe completa. Ovviamente il giorno dopo la mattina si vedono in giro solo le famiglie.
Chi si è divertito di notte va al mare il pomeriggio, dopo il pranzo che diventa la colazione.
Quando non si ha più voglia di stare sulla spiaggia, oltre ai locali, la cittàoffre molte cose da vedere e visitare. Questo mi ha sorpreso, perché me l’avevo immaginata come una forma del deserto culturale. Si può prendere la bicicletta (in città sono molte piste ciclabili) e via.
Rimini è proprio fatta per percorrerla in bici. I giardini dei Bastioni orientali-antiche mura della città, l’Arco di Augusto, piazza Cavour con il palazzo dell’Arengo.
E poi ancora il duomo e, la sosta obbligatoria per gliamanti della buona cucina, il mercato coperto che ospita su due piani il mercato del pesce e quello della frutta. Per finire il Porto canale, con numerose imbarcazioni che vi ormeggiano, e il ponte di Tiberio, uno dei tanti testimoni del passato romano. Per oggi basta: per una giornata è più che sufficiente. Vedete che Rimini non è proprio come credevate!