Venosa - Musei Museo Archeologico Nazionale di Venosa Il Museo Archeologico Nazionale di Venosa è dedicato all’ antica colonia di Venusia ed è ospitato nel seminterrato del castello Aragonese della città. L' area espositiva ospita reperti relativi alla dominazione romana.
Montemilone - Chiese e luoghi di culto Santuario della Gloriosa Il santuario della Gloriosa conosciuta anche come Madonna del Bosco è una piccola chiesta in stile romanico realizzata dai monaci basiliani nel 1187. I lavori terminarono nel 1198. La chieas è immersa nel bosco a circa 3 km dal paese. Accanto alla chiesa è situato l’eremo.
Melfi - Musei Museo Diocesano Il Museo Diocesano venne istituito il 6 luglio 2001 dal Cardinale Angelo Bagnasco nel Palazzo Vescovile di Melfi. E` distribuito su due piani, al primo possiamo trovare oggetti come suppellettili e vasellame in argento, mentre al piano nobile vi sono dei particolari affreschi che appartengono al Settecento.
Melfi - Musei Museo Archeologico Nazionale del Melfese Il Museo Archeologico Nazionale del Melfese costruito nel 1976 trova sede negli ambienti del castello di Melfi. Le opere esposte nel Museo sono oggetti archeologici ritrovati nella zona di Vulture. Appartengono a diversi periodi e sono esposti nelle tre sale del primo piano. Si tratta di armi di bronzo o ferro, pietre lavorate, ceramiche decorate che appartenevano alle tombe delle principesse.
Venosa - Siti archeologici Abbazia Incompiuta (XII sec) I lavori per la realizzazione dell’Abbazia iniziarono nel XII secolo e furono commissionati dai Benedettini, con lo scopo di destinare la struttura a luogo di culto. Successivamente all’abbandono del convento dai monaci, si interruppe anche la costruzione dell’Abbazia, tanto che tutt’oggi è ancora incompiuta. Attualmente, della costruzione sono visibili le mura esterne e le cinque colonne, quattro delle quali sono complete di capitello corinzio.
Melfi - Castelli palazzi e residenze nobiliari Il castello di Melfi Il castello di Melfi è uno tra i più importanti castelli medievali d'Italia ed è di origine normanna. E' stato edificato in posizione strategica per controllare il passaggio tra la Puglia e la Campania. Il Castello di Melfi subì forti espansioni.
Venosa - Castelli palazzi e residenze nobiliari Castello del Balzo Il Castello del Balzo venne edificato nel 1470 per volere di Pirro del Balzo, su quella che era la cattedrale antica di Venosa. La storia vuole che Del Balzo fece edificare questo castello dopo alcuni scontri con Giovanni Antonio Orsini, zio di sua moglie Maria Donata. Infatti i Venosini non volevano essere comandati da un altro nobile che fosse di origini diverse da quelle degli Orsini. Il Castello nacque quindi con funzione difensiva trasformandosi in seguito, nel XVII secolo, in residenza nobiliare.
Rionero in Vulture - Chiese e luoghi di culto Badia di San Michele L'Abbazia di S. Michele si trova in mezzo ad un bellissimo passeggio da dove si può godere di un magnifico panorama. La struttura risale al X secolo, e fu costruita dai Benedettini. Nel 1465, l’edificio fu abbandonato, e ripreso poi dai Cappuccini, i quali lo trasformarono in una biblioteca.
Ripacandida - Chiese e luoghi di culto Santuario di San Donato Il Santuario di San Donato ha una costruzione molto antica e si considera il simbolo del Comune dove si trova. La sua costruzione ha una struttura molto particolare decorata con affreschi realizzati da uno degli allievi di Giotto. Dal 18 dicembre 2010 la chiesa è stata nominata monumento nazionale.
Atella - Mura torri e porte Torre Angioina La Torre di Angioina è uno dei resti del castello che faceva parte dell'antica città di Atella costruita da Roberto I d’Angiò. La Torre Angioina è l’ultimo elemento rimanente del castello costruito dagli angioini, dopo che venne distrutto dal terremoto del 1694. Per la comunità di Atella la torre di Angioina è l’emblema della città. L'edificio ha elementi particolari architettonici decorativi del tempo.
Venosa - Cimiteri Catacombe ebraiche di Venosa Le Catacombe di Venosa documentano la presenza della comunità ebraica tra il III ed il VII secolo. Le sepolture sono adornate da iconografie ed epigrafie che fanno parte della comunità e documentano il loro livello di integrazione nella vita pubblica locale.