
« L'undici di luglio, alle ore due del pomeriggio, io varcavo finalmente, dall'alto della mia bicicletta, il vecchio dazio milanese di Porta Romana. La meta del mio viaggio era lontana: una borgata di pescatori sull'Adriatico, dove io ero atteso in una casetta sul mare: questa borgata supponiamo che sia non lungi dall'antico pineto di Cervia e che, per l'aere puro, abbia il nome di Bellaria. » (Alfredo Panzini, La lanterna di Diogene, 1907)
Di importante valore storico e paesaggistico, la
Casa Rossa fu la dimora estiva della famiglia dello scrittore e crittico letterario
Alfredo Panzini e, successivamente, divenne luogo di incontro per i suoi amici letterati. Ma, per lo scrittore, fu anche punto di osservazione privilegiato del mondo rurale che confluì nella sua narrativa.
Tra le caratteristiche della casa è da notare che su tutti i lati vi erano incastonate delle ceramiche con i titoli delle principali opere di Panzini. Un parco giardino con una ricca vegetazione mediterranea circonda la casa.
I Soffitti e le pareti della sala e degli altri ambienti, hanno decorazioni "a secco" di sapore
liberty e
decò. La
Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini ed il Comune di Bellaria Igea Marina il 29 settembre 2001 hanno sottoscritto una convenzione grazie alla quale la dimora estiva dello scrittore è diventata patrimonio pubblico.
Se vi trovate a Bellaria, non perdetevi questa splendida villa dove potrete intraprendere un viaggio nella letteratura italiana.